Renzi “highlander”? Tout passe, tout se remplace…

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di Salvo Barbagallo

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Matteo Renzi un aspirante “highlander”? No, tranquillizzatevi: tout passe, tout casse, tout lasse, tout se remplace (tutto passa, tutto si rompe, tutto crolla, tutto si rimpasta). Come dire: passerà anche Renzi e il ricordo della “persona” si disperderà nella memoria. Ciò che rimarrà saranno solo i danni che la meteora/Renzi ha provocato e sta provocando nell’indifferenza della collettività, nella gioia di minoranze insignificanti che riescono a imporre il loto potere in mancanza di reale opposizione.

Matteo RenziMatteo Renzi “highlander”? No, solo il furbetto dell’ultimo momento che qualcuno ha scelto (selezionato?) con accuratezza per portare avanti programma ignoti, dei quali appare solo l’aspetto esteriore del disfacimento che provocano. Matteo Renzi “rottamatore”? No, più semplicemente un “demolitare” al quale sono stati forniti gli strumenti adeguati per abbattere ciò che gli “ignoti” manipolatori della globalizzazione italiana ritengono d’ostacolo alla realizzazione di un “piano” sicuramente più generale, veramente “globale”.

Bisognerebbe riflettere sui flussi e riflussi d’informazione che gli attuali mass media forniscono: ci si accorgerebbe (senza tanta fatica cerebrale) che determinati argomenti appaiono e scompaiono con estrema facilità e disinvoltura. Argomenti che esplodono e poi implodono con una cadenza che (a noi) sembra impressionante.

Dimenticate le stragi di Parigi, quelle di Bruxelles, hanno poca presa (tenuto conto, fra l’altro della poca evidenza) quelle che possono verificarsi a Baghdad o in altri Paesi (Turchia compresa) che poi non sono tanto lontani dall’Italia. Ora (e attenzione, quando le “notizie” provengono dagli USA) viene lanciato l’allarme foreign fighter: in Europa non sono mai stati così tanti, si spostano per organizzare nuovi attentati. A lanciare l’avvertimento è stata Lisa Monaco, funzionaria antiterrorismo alla casa Bianca, a Bruxelles per incontrare le autorità belghe. Un “atto dovuto”, l’allarme lanciato, al quale non viene dato eccessivo peso: l’intelligence in Italia funziona bene, la sicurezza c’è, non ci sono “segnali” di pericolo. Tout passe, tout casse, tout lasse, tout se remplace…

E il “caso Libia”? Nessuno ne parla, quasi fosse archiviato, quasi che il quel Paese tutto fosse tornato alla “normalizzazione”: infatti sono state messe in naftalina le mire espresse dal premier Matteo Renzi di una leadership italiana della Coalizione internazionale per andare a combattere l’Isis jihadista. Il pericolo Isis a due passi da casa nostra è stato scongiurato? Tout passe, tout casse, tout lasse, tout se remplace…

L’Italia in netta ripresa? Già, non c’è più disoccupazione, i giovani sono tutti occupati, le medie e piccole imprese hanno ripreso il loro ciclo di produttività. Come? Non è così? Tout passe, tout casse, tout lasse, tout se remplace…

Il problema dell’immigrazione e dell’accoglienza dei profughi/fuggitivi risolto? Certo, basta non parlarne. Tout passe, tout casse, tout lasse, tout se remplace…

E gli scandali, che coinvolgono principalmente il PD? Ma quali scandali, solo propaganda di una “opposizione” che non ha argomenti per contrastare il successo della maggioranza al governo che ha “vinto” anche sulle unioni civili. Tout passe, tout casse, tout lasse, tout se remplace…

Bisognerebbe riflettere, ma forse non ne vale la pena, tanto passa tutto. Matteo Renzi non è “higlander”: chi lo ha posto dove sta lo toglierà di mezzo appena non lo riterrà più utile. Questa certezza, purtroppo, non basta per consolarsi.

 

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